L'escavatore EC230 Electric di Volvo CE da 23 tonnellate — il più grande della gamma elettrica più affermata del settore — ha dato la sua prima performance operativa in Danimarca nell'ambito di un'entusiasmante iniziativa che si propone di tratteggiare l'identikit del cantiere del futuro. La macchina, una delle poche non compatte elettrificate del segmento escavatori, si è già dimostrata un asso in diverse applicazioni a cui si è dedicata in altre regioni.
Lars Overgaard, Senior Project Manager del progetto "Green Construction Site of The Future" e del Danish Technological Institute, spiega: "Abbiamo un deficit di documentazione su quelli che sono gli effetti concreti delle diverse soluzioni sostenibili. In questo progetto analizziamo alcune iniziative specifiche, tra cui varie opzioni di approvvigionamento di energia verde, e ne documentiamo l'effetto sulla riduzione dell'impatto ambientale, in particolare sulla riduzione del rumore, delle emissioni di CO2 e di altri tipi di emissioni. L'elettrificazione dei veicoli non stradali presenta un grande potenziale, ma la strada non è priva di ostacoli. In sostanza, il nostro lavoro consiste nel convertire i dati in informazioni, in modo da aiutare il settore della costruzione ad accelerare i tempi della transizione ecologica."
Lars Overgaard: “Aiutiamo il settore della costruzione ad accelerare i tempi della transizione ecologica”.
Seconda città per grandezza della Danimarca, Aarhus è anche uno dei centri a più rapida crescita del paese. E come Volvo CE, ha l'obiettivo di azzerare le sue emissioni nette di gas serra entro il 2040. È in un cantiere di Mindet, vicino al porto di Aarhus, che sta prendendo forma quello che diventerà il complesso per uffici più alto del paese, corredato da nuovi spazi pubblici urbani.
Ma il sito in cui tutto ciò avviene non ha i tratti del cantiere classico. Quella in cui Volvo CE è impegnata, insieme a partner come il Danish Technology Institute e la società Per Aarsleff A/S, impresa di costruzioni edili e di opere d'ingegneria civile, è in realtà un'iniziativa pionieristica, volta a testare in ambiente reale le soluzioni per la cantieristica sostenibile. Grazie alle informazioni acquisite attraverso l'iniziativa, si sta formando una base di conoscenze e una migliore comprensione delle possibili modalità di implementazione su ampia scala di queste soluzioni in un orizzonte futuro. Per il bene dell'intero settore della costruzione.
Qualità dell'aria e rumore sono stati monitorati in tempo reale per fornire preziose indicazioni sui vantaggi offerti dall'introduzione delle macchine da costruzione elettriche, ibride e a biocarburante (HVO) rispetto alle attrezzature convenzionali.
Lars Dithmer, Direttore Sostenibilità di Aarsleff, ha commentato:
“Il settore della costruzione è in fase di trasformazione. Ridurre l'impronta di carbonio è una sfida, ma abituandoci a lavorare con processi e macchinari indipendenti dalle energie fossili e materiali sostenibili possiamo rendere la nostra azienda a prova di futuro ed essere d'esempio in questa transizione verde. Le conoscenze tratte da progetti come quello di Mindet saranno preziose per capire su cosa dobbiamo concentrarci e investire e in che modo cambiare le nostre abitudini: per vincere la sfida, dobbiamo mettere al primo posto la sostenibilità lungo tutta la catena del valore."
Lars Dithmer, Direttore Sostenibilità di Aarsleff
Dimostrazione del potere dell'elettrico nella transizione sostenibile delle costruzioni
Operativa in cantiere dall'inizio di dicembre, il Volvo EC230 Electric ha messo a frutto tutta la sua potenza di 23 tonnellate per eseguire i lavori di scavo preliminari alla costruzione. Questa nuova macchina di Volvo CE è una delle poche macchine elettriche di medie dimensioni disponibili in commercio, attualmente offerta in una rosa di mercati selezionati. In cantiere sono state utilizzate sia la ricarica lenta durante la notte sia la ricarica rapida durante le pause. In questo modo è stato possibile monitorare il modello di ricarica e il carico sulla rete, fornendo dati preziosi per ulteriori indagini che cercheranno di capire come assicurare un apporto di energia sufficiente in uno scenario di elettrificazione più spinta.
Henrik Torp, Direttore Operazioni Retail Danimarca presso Volvo CE, ha commentato: “È stato un piacere partecipare a questo programma innovativo che ha voluto mettere in vetrina le soluzioni sostenibili già oggi a disposizione.”
“Attraverso il programma, abbiamo raccolto prove concrete dell'impatto prodotto dalle attrezzature per costruzioni a zero emissioni. Le informazioni raccolte ci stanno aiutando a sostenere il settore della costruzione nella transizione verso pratiche e metodi di lavoro più sostenibili. In una realtà come quella odierna, in cui il 70% delle emissioni globali di CO2 proviene dalle città, il sistema che abbiamo visto in opera ad Aarhus diventa un modello da seguire, che bisognerebbe replicare in tutto il mondo."
Henrik Torp, Direttore Operazioni Retail Danimarca presso Volvo CE
Il progetto "Green Construction Site of the Future" sembrava tagliato apposta per una città, come quella di Aarhus, determinata a ridurre il proprio impatto sul clima. La Danimarca è leader mondiale in fatto di sostenibilità ed è stata il primo paese al mondo a prefiggersi l'obiettivo di diventare indipendente dai combustibili fossili entro il 2050. Nel 2019 è stato introdotto il Climate Act, la legge sul clima che mira a ridurre le emissioni di gas serra del 70% entro il 2030. Il paese è all'avanguardia nei trasporti a basso impatto ambientale e ha un numero di biciclette circolanti due volte superiore a quello delle automobili.
Quello che era iniziato come progetto di interesse nazionale, ha presto acquisito fama oltre i confini, richiamando l'attenzione di enti pubblici di altri paesi, comprensibilmente interessati alle soluzioni cantieristiche sostenibili, soprattutto in Scandinavia.
Marzo 2023
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Volvo Construction Equipment
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