La Tranchita Sebastiano porta sulla strada degli Scrittori i capolavori Volvo CE
La ditta Tranchita Sebastiano di Enna specializzata nel settore del movimento terra; si occupa di attività di movimenti materie per costruzioni stradali, fabbricati e in galleria, opere di demolizioni, costruzioni stradali, urbanizzazioni e opere in CLS, realizzazione di opere idriche.
Nell'importante cantiere per la realizzazione della nuova SS640 l'azienda ha messo in campo diverse macchine targate Volvo CE, il cantiere comprendeva consistenti sbancamenti e la demolizione di manufatti in cemento armato scatolari.
Da qui nasce la necessità di acquistare un mezzo ideale per ottenere la massima redditività in scavi pesanti e lavori di estrazione, un “fuori sagoma” nella fascia delle 40 tonnellate di peso. Nella fattispecie grazie all'assistenza della V&V S.r.l. di Vincenzo Vultaggio, concessionaria Volvo CE Italia per l’intera Sicilia, la scelta è ricaduta sull’escavatore EC380E, un heavy-duty spinto dal motore Volvo D13 Tier 4 Final/Stage IV in grado di erogare 225 kW (306 hp) a 1700 giri/min.
Il test più impegnativo in assoluto ha visto l’EC380E impiegato 23 ore al giorno nelle operazioni di svuotamento delle vasche col materiale di smarino che nei momenti di maggiore produttività riusciva a scavare anche 32 metri al giorno, posando 16 anelli, ciascuno dei quali generava circa 600 m³ di materiale.Un altro fronte rivelatosi impegnativo è stato quello degli sbancamenti fino a 30.000 m³, in cui è stato apprezzato il sistema di modalità di lavoro integrato che ha consentito di volta in volta all’operatore di ottenere efficienza e prestazioni ottimali potendo scegliere tra le cinque diverse modalità in base al lavoro da svolgere.
Nel sito è stato impegato anche un altro escavatore cingolato, l'EC220E a carro pesante, derivato e migliorato rispetto al predecessore della Serie D sia nelle emissioni che nei consumi ridotti, rimanendo brillante sui versanti della potenza e produttività e all'aumentata capacità della pompa idraulica.
L’ EC220E essendo più piccolo ed in sagoma si presta meglio al trasporto su rimorchio da un sito all’altro, per sbancamenti di media grandezza, ma anche riempimenti, scavo di gallerie con metodo tradizionale, o la stesa del materiale drenante all’interno dell’arco rovescio, rivelandosi performante anche nello scavo delle pile di ponti e viadotti.
All’opera anche l’escavatore compatto girosagoma ECR58D, equipaggiato con un eccezionale quattro cilindri Tier Stage IIIB che eroga 50 Cv di potenza. La macchina si presta alla perfezione alle rifiniture di precisione in cui è necessario operare chirurgicamente, magari per posare un cavidotto o riprofilare un’angusta scarpata, o “limare” una demolizione portata avanti dai “fratelli maggiori”. Operazioni rese possibili dalle sue ridotte dimensioni con la parte posteriore che ruota all’interno del pattino, mentre la funzione automatica di marcia a due velocità, lo rende veloce anche negli spostamenti.
Giacomo Tranchita sottolinea che: “In questo cantiere abbiamo potuto mettere a confronto gli escavatori Volvo CE con altri presenti nel nostro parco macchine e abbiamo rilevato come un utilizzo costante e senza eccessi delle macchine faccia registrare consumi contenuti e maggiore produzione”.
“Il comune denominatore delle macchine Volvo CE è la sensibilità dell’idraulica, la precisione nei movimenti, la stabilità”, gli fanno eco Carmelo e Daniele Tranchita. “L’operatore col minimo sforzo riesce a fare di tutto. Da ultimo, ma non meno importante, è da segnalare il comfort generale che riscontra chi passa ai comandi mesi interi, in ogni condizione climatica, dal giorno alla notte”
“Abbiamo avuto la possibilità di acquistare queste macchine– riprende con un pizzico di orgoglio Sebastiano Tranchita - e ci riteniamo soddisfatti oltre che per l’acquisto in sé anche per l’assistenza che ci viene garantita in tempi rapidi per ogni evenienza”
Luca Vassallo
Marketing & Digital Trainee
luca.vassallo@volvo.com